Hartera music festival 2011

Il Hartera music festival è un festival che ha luogo nella città di Fiume (Rijeka, Croazia) in un'ex cartiera abbandonata e vede come protagonista la musica alternativa, sia elettronica che “old style”.

I palchi

La, chiamiamola così, “cornice” non è certo delle migliori. È un'enorme fabbrica abbandonata e diroccata a due passi dal centro di Fiume collocata lungo il fiume (si scusi il gioco di parole) e sovrastata dal viadotto della circonvallazione. I cessi chimici erano stati posizionati sulla stradina che porta dallo stage rock a quelli dedicati alla musica elettronica. Non proprio una furbata.

Il primo stage era collocato nel fondo di una specie di galleria, e mai scelta fu più sfortunata. Il suono che esce dalle casse, abbondantemente distorto, crea un pessimo effetto: si sente solo rumore a un volume difficilmente sopportabile. Lo stage vedeva gruppi rock in prevalenza croati. Alcuni non sembravano malaccio, ma è difficile da dire perché non si sentiva nulla. Solo qualche nota qua e là nel rumore.

Il secondo stage era invece dedicato ai DJ. Questa volta l'ambiente non era una galleria, ma una minuscola saletta al primo piano di un edificio diroccato. Non ispirava molta sicurezza, ma probabilmente era solido.

Lo stage principale, posizionato a due passi da quello precedente, era in grande capannone (anche questo abbandonato). L'acustica era cattiva, ma non ai livelli catastrofici dei primi due. Probabilmente un impianto migliore avrebbe giovato (come ogni audiofilo sa, la potenza non c'entra con i decibel).

Nipple People (stage principale)

Verso le 22:30 sul palco c'erano i Nipple People, questa accoppiata di DJ e cantante/ballerina con un curioso casco in testa (si veda link). Una cosa molto discomusic, niente da dire. Per fortuna la performance è durata poco.

Lollobrigida (stage principale)

Speravo che la disco music fosse finita. Invece no. Ecco le Lollobrigida sul palco dal vivo (queste due cantanti/ballerine di forme generose e vestite di lustrini, accompagnate da chitarra, basso, batteria, campionatore). Meglio perderle che trovarle.

Gruppi ignoti nello stage rock

Nessun giudizio da esprimere, vista l'acustica semplicemente impossibile. Era solo rumore.

Trentemøller (stage principale)

Ormai passata la mezzanotte, ci ha pensato Trentemøller a salvare i destini del festival (e a non farmi sentire completamente derubato).

La coreografia era decisamente curata e suggestiva (vedi qua) e qua: console in primissimo piano, batteria a destra, due chitarre (a volte di più) e una voce femminile.

Lo spettacolo è stato assolutamente superbo (peccato per l'acustica);la folla (in cui ero prossimo ad essere sommerso) era entusiasta e durante gli stacchi più pompati era semplicemente un'onda umana che saltava e ballava. Anche i musicisti sembravano soddisfatti del contatto con il pubblico (tanto è vero che hanno suonato un po' più del dovuto). Trentemøller, che non conoscevo, è stato una sorta di rivelazione. È un artista che trasuda passione per ciò che fa e si vede chiaramente.

Brodinski

Sbrodolinski, per usare una citazione colta, “non è house, ma spacca i maroni”. Il tipo ispira antipatica (il classico DJ fighetto) e la musica non è il mio genere. Ballabile finché si vuole, ma ero esausto dall'entusiasmante spettacolo precedente.

Pensieri finali

Avendo speso sui 25€ a cranio per questa cosa qua, la cifra non sembra completamente giustificata. Sicuramente è un festival importante, ma gli artisti o presunti tale erano nella stragrande maggioranza croati. L'acustica, come ormai dev'essere chiaro, era semplicemente penosa, e la musica, bene o male, va ascoltata, non guardata. In compenso lo spettacolo di Trentemøller è stato una delle migliori cose che ho visto nell'ultimo periodo e ne è valsa sicuramente la pena.

Aneddoti

La scena migliore tra il pubblico è stata la seguente: un ragazzo, già abbondantemente carburato, estrae dalla tasca una pellicola trasparente con qualche pasticca dentro. Siamo in mezzo alla folla. Lui non si sforza nemmeno di non farsi troppo vedere, ma ostenta nonchalance. E gli cadono per terra! Fermi tutti, si mette disperatamente a palpare un pavimento già abbondantemente insudiciato di bicchieri di carta e birra e red bull rovesciata. Fa fatica a trovare e chiede rinforzi al suo amico. Non so (non ho chiesto) se ha trovato tutto. Qualcosa sì, e se l'è pure mangiato. Chissà il gusto di birra sul pavimento com'era...