Garry Kasparov - Gli Scacchi, La Vita
Una biografia del giocatore, una rivisitazione di eventi passati, una storia di scacchi, un finale all'attacco.
Il libro in sé racconta non una storia, ma molte storie: il protagonista è Garry Kasparov e racconta i suoi match più importanti (in particolare quello con la sua nemesi, Anatoly Karpov) dai quali il più volte campione del mondo di scacchi trae ispirazione e prende spunto per affrontare le sfide della vita.
Il Nobil Giuoco per eccellenza riveste un ruolo centrale nel libro, ma ci troverete due sole scacchiere e nessuna serie di mosse; quello di cui si parla è essenzialmente l'atteggiamento mentale del giocatore e il modo in cui si affrontano le sfide, sulla scacchiera come nelle vicissitudini della vita.
Il libro è ricco di citazioni e (mirate) biografie di alcuni dei campioni scacchistici del passato, quali Michail Botvinnik, che fu tra l'altro maestro di Kasparov; quando si parla di storia passata, non si affronta solo il tema degli scacchi, ma anche le rivoluzioni del pensiero e le battaglie 'vere', quelle combattute sul campo. La metafora continua tra le rivalità sulla scacchiera e quelle politiche sta molto a cuore all'autore, il quale ha da poco abbandonato il ruolo di giocatore professionista per entrare nel mondo della politica, spinto dal desiderio di portare la democrazia nel suo amato paese, la Russia (di Putin).
Tra i concetti cui si fa più riferimento ci sono ovviamente i tre punti cardine del gioco, MTQ (Materiale-Tempo-Qualità), l'analisi, la valutazione, il calcolo, l'istinto, la psicologia, gli errori.
Devo ammettere che il libro si legge molto bene e di aver finalmente capito la differenza tra strategia e tattica
Consiglierei la lettura del libro agli amanti degli scacchi, ovviamente, ma soprattutto ai principianti come me: il tenore discorsivo è sicuramente apprezzabile nonostante l'apparente 'scarsità tecnica' che questo libro offre al giocatore appassionato; penso davvero sia un buon libro da leggere, senza pretese.