Crash, di J.G. Ballard
http://en.wikipedia.org/wiki/Crash_%28J.G.Ballard_novel%29
Ci sono pochi libri che fanno schifo. E questo è uno di quelli. È difficile leggerlo senza provare vomito. Davvero.
Il romanzo vorrebbe parlare del legame tra sesso e tecnologia. Il protagonista ha un incidente d'auto e uccide una persona nello scontro, ferendo la moglie della vittima. E, guarda un po', scopre tutto un mondo nuovo, fatto di lamiere accartocciate, sangue spruzzato sul parabrezza e scopate lungo l'autostrada. Parla insomma del mondo contemporaneo, freddo e astruso e divorato da motori e cemento, di persone alla ricerca di sensazioni forti, che sognano di morire spalmandosi con l'automobile su qualche celebrità.
Ok, l'idea non manca di originalità e, a suo modo, non è proprio astrusa. Il pensiero di quanto la tecnologia sia entrata profondamente nell'animo degli uomini non è assolutamente campata in aria. La tecnologia investe buona parte della nostra vita, per altro assai misera, se mi è permesso aggiungere, e non si può certo dire che la arricchisca.
Oh, sia chiaro, non c'è nulla di nuovo nel vedere le automobili associate al sesso. Una visita al vostro meccanico di fiducia (prestando particolare attenzione al calendario appeso in qualche angolo) è in grado si sgombrare il campo da ogni dubbio. Ballard prende l'idea del calendario del meccanico e la porta alle estreme conseguenze: la fusione di corpo e macchina in un bello scontro frontale, su cui ci ricama una storia priva di ogni interesse.
Il testo si rivela piatto, ripetitivo, noioso e non di rado disgustoso. I particolari di un'incidente stradale non sono esattamente qualcosa di cui si può godere.
Da perdere, senza dubbio, nonostante il fatto che sia un libro celeberrimo. D'altra parte, i libri scandalo sono libri che vendono e godono dell'onore delle cronache. Come sosteneva qualcuno, non esiste qualcosa simile a “cattiva pubblicità”. Esiste solo la pubblicità. Se ne parli anche male, ma se ne parli. E il dubbio che mi continua a passare per la testa è che questo romanzo sia diventato famoso proprio per un motivo ben preciso: che fa schifo. E imprimendosi nella memoria dei lettori innesca un vortice di cattiva pubblicità.
MelmothX