Priest (2011)

http://www.imdb.com/title/tt0822847/

È con un certo imbarazzo che mi metto a scrivere (bene) di un film valutato 5,5 su IMDB, alla pari dei film di ultima categoria. Non ho avuto il piacere o dispiacere di leggere altre critiche e mi sono recato al cinema senza pregiudizi. E devo ammettere che mi è piaciuto. Non certo un grande capolavoro, ma nel suo genere è un bel film, considerato che è una trasposizione cinematografica di un fumetto.

Siamo in un futuro postbellico. La guerra tra umani e vampiri ha devastato il pianeta, ma grazie all'uso dei “preti”, guerrieri particolarmente capaci, la Chiesa è riuscita a relegare i vampiri in riserve nel deserto e a instaurare un regime teocratico e totalitario sotto il motto “lavoro, fede, sicurezza”. L'ordine dei preti è stato sciolto perché il pericolo è scomparso e rischiava di diventare troppo potente. Ora i preti sono poco più che reietti. Le città sono buie, lugubri, e il sole non splende più, nascosto dietro una spessa coltre di fumo prodotto da imponenti ciminiere. Ma qualcosa è all'opera nel deserto. Una famiglia viene massacrata e una ragazza portata via. Ragazza che altro non è che la nipote di un prete. Dopo essersi visto rifiutare dalla Chiesa il permesso di salvare la ragazza, il prete decide di infrangere l'obbligo di obbedienza e parte alla ricerca della nipote. La storia è facilmente prevedibile. Scontata? Forse. Ma certo non più scontata di Avatar o Inception (quotati rispettivamente 8.2 e 8.9 su IMDB). Non è melensa ed è sorprendentemente priva di retorica.

Quando però vado al cinema a vedere un film di questo genere non mi aspetto chissà quale profondità. Sono altre le cose a cui si presta attenzione, essendo la storia poco più che un pretesto. I personaggi sono convincenti (con l'eccezione dello sceriffo del paese, che può vantare la classica faccia da sberle), il prete, pur tenendo la stessa espressione dall'inizio alla fine, è un personaggio assolutamente riuscito, con due occhi veramente di ghiaccio. I costumi e i vari marchingegni sono curati. Il film riesce veramente a creare un'atmosfera particolare, mischiando ambientazioni fantascientifiche, post-apocalittiche, horror e western. E le renderizzazioni, tranne alcuni casi, sono valide e a tratti direi pure affascinanti.

Resta da capire se questa recensione positiva sia dovuta al fatto di avere visto il film sul grande schermo. Se l'avessi visto sul 19" sicuramente non sarebbe stata la stessa cosa. E non per il 3D, in cui il film è girato, dato che il mio cinema non è un multisala e non è attrezzato per questa fuffa del 3D. Ho visto un paio di film in 3D e, oltre al sovrapprezzo, aggiunge ben poco al valore di una pellicola (in compenso mi provoca un fastidioso mal di testa e d'occhi, e non penso di essere l'unico). Però il fascino del cinema come luogo è sempre forte e riesce a valorizzare pellicole anche semplicemente discrete. Ci si prepara, si aspetta, si chiacchiera un po'. E poi si guarda. E quando si esce si commenta. È insomma l'unico modo vero per godersi uno spettacolo. Questo è vero soprattutto in quei casi in cui la storia è deboluccia (ma non idiota, nel qual caso non c'è grande schermo che tenga — si veda Thor, vergognosamente quotato 7.5 su IMDB), mentre l'attenzione è posta sull'atmosfera e i paesaggi.

L'altra lezione è che IMDB ha valutazioni assolutamente folli. Diffidare, gente, diffidare.